Viaggiatori e Turisti

Da quando esistono i viaggi, intesi come lo spostamento da un luogo ad un altro, cioè da sempre, esiste la diatriba tra vero viaggiatore o semplice turista. Come nelle peggiori arene calcistiche, le due tifoserie si contendono primati e ragioni, senza mai arrivare ad un vero vincitore. 

Mi sono chiesto se fosse davvero possibile trovare una soluzione, anche se non definitiva, quantomeno esaustiva.


Non penso che ci si possa davvero schierare da un lato piuttosto che dall’altro ma credo sia più una percezione personale di come davvero si possa vivere un’esperienza fuori casa. Etichettare una persona solo perché sceglie di viaggiare in un certo modo, credo sia sbagliato perché ognuno di noi ha alle proprie spalle una storia personale, diversa ed inimitabile, che condiziona ogni nostra scelta.

Ammettendo di sentirci viaggiatori, e non conoscendo a fondo le persone, non dovremmo mai giudicare le loro decisioni, ed é quindi eticamente sbagliato etichettare come semplici turisti coloro che affrontano la vita ed i loro viaggi in modo differente dal nostro.


Ma allora, esiste veramente una differenza misurabile tra viaggiatore e turista?

Personalmente penso di si, ma curiosando sui vari (anche troppi) blog che si occupano di viaggi, sembra emergere che il vero viaggiatore faccia tutto da solo risparmiando anche parecchio, mentre il turista sarebbe quello che si rivolge in agenzia di viaggio, spendendo molto di più. Un altro parametro che sembra fare da spartiacque è la destinazione, più è distante la meta da raggiungere e più si è autorizzati a definirsi viaggiatori, autorizzati poi non si capisce da chi. 


Come ho anticipato, credo che una differenza ci sia, ma non dipenda dal costo del viaggio, ne tantomeno dalla meta più o meno esotica. 

Ciò che fa davvero la differenza è il comportamento e l’approccio al “diverso” che le persone hanno quando viaggiano, non solo legato al genere umano, ma anche al cibo o più in generale agli usi e costumi. Se quello che andremo ad incontrare, durante il nostro viaggio, di diverso, lo vivremo come valore, allora saremo viaggiatori, se viceversa proveremo fastidio, probabilmente saremo turisti.


Non c’è nulla di male a cercare le cose che ci fanno stare bene anche quando siamo lontani da casa, per noi Italiani, ad esempio, trovare un buon caffè sembra quasi una necessità assoluta quando viaggiamo. La cosa davvero importante è che questo non diventi motivo di frustrazione ma invece si trasformi nella possibilità di provare nuove bevande come il tè in Asia o nuovi caffè in Africa. 


Che siate viaggiatori o turisti, per godere appieno dell’esperienza che avete acquistato dovreste evitare di consumare i luoghi che visitate, cercando invece di accettare gli imprevisti, rispettando l'ambiente, le tradizioni e le persone che si incontrano. 

Solo così potremo definirci viaggiatori e tornare a casa migliori di come siamo partiti.